Pannelli fotovoltaici, un risparmio sulla bolletta energetica

I pannelli fotovoltaici sono uno dei protagonisti della trasformazione energetica. Forse state cercando di capire se i pannelli solari possono davvero aiutarvi a risparmiare, visto il forte aumento delle bollette di elettricità e gas. Oppure siete alla ricerca di un investimento verde.

Se invece operate nel settore del fotovoltaico, potreste essere alla ricerca di prodotti in grado di soddisfare le esigenze dei vostri clienti. In questo articolo troverete tutto ciò che vi serve per avere una panoramica sul loro funzionamento, sui prezzi di mercato, sui risparmi che potete ottenere e su alcuni modelli di grande qualità.

Pannelli fotovoltaici: prezzi

Una delle prime cose che la gente chiede è: “Quanto costa mettere i pannelli solari sulle proprie case?”. Ottima domanda, alla quale ne aggiungerei un’altra molto importante: quanto costerà in media l’ultima generazione di moduli solari?

Partono da circa 70 euro fino a 250 euro l’uno, IVA esclusa. Molto dipende dal tipo di tecnologia che si decide di acquistare.

In generale, più alta è l’efficienza, più alti sono i costi. L’efficienza influisce sulla quantità di superficie da occupare per ottenere la stessa potenza.

Ad esempio, potrebbe essere sufficiente occupare 15 metri quadrati con pannelli solari più efficienti per ottenere 3 kW di fotovoltaico. In questo caso il costo è maggiore.

Ricordate che il costo dei pannelli è solo una parte del valore totale di un impianto fotovoltaico chiavi in mano. A questi bisogna aggiungere le strutture per montare i pannelli sul tetto, l’inverter, i cavi necessari, i dispositivi di protezione, tutta la manodopera specializzata e così via. Con tutte queste variabili, non è possibile indicare in anticipo

Pannelli fotovoltaici solari

Pannelli solari fotovoltaici: quanto si risparmia?

I pannelli solari fotovoltaici stanno diventando sempre più popolari perché sono un buon investimento e permettono di risparmiare nel lungo periodo.

Innanzitutto, va detto che la diffusione di questo prodotto tecnologico è in costante aumento. Gli incentivi governativi stanno dando un forte impulso su questo fronte.

Ad esempio, ultimamente la misura più importante è quella nota come Ecobonus del 110%.

Se si soddisfano i requisiti e si ha una buona dose di pazienza, si può ottenere l’impianto per la propria casa con i pannelli fotovoltaici a spese dello Stato.

Su quali superfici possono essere ancorati? Possono essere installati sui tetti delle case, nei tetti dei capannoni delle aziende, sulle tettoie o anche a terra con appositi sistemi di montaggio.

Grazie ai pannelli fotovoltaici è possibile risparmiare non solo sull’elettricità, ma anche sul gas o addirittura sul carburante.

Su quali costi puoi risparmiare con i pannelli fotovoltaici

Quando fanno parte di un impianto fotovoltaico completo e completamente funzionante l’investimento ha un ottimo ritorno economico nel tempo. In che modo?

  • Puoi abbattere il costo l’energia elettrica fino al 70-80%;
  • Con uno studio ben fatto potresti eliminare completamente la bolletta del gas, con un risparmio del 100%;
  • e poi installi anche una stazione di ricarica per auto elettriche puoi sfruttare l’energia solare per la tua mobilità.

Come funziona il pannello fotovoltaico

L’area in cui la tecnologia fotovoltaica viene utilizzata per la generazione di elettricità è chiamata impianto fotovoltaico. Un impianto fotovoltaico è costituito da diversi pannelli fotovoltaici o pannelli solari collegati tra loro. Le celle fotovoltaiche convertono l’energia della radiazione solare in energia elettrica in corrente continua (con l’acronimo DC o DC). Tutta l’energia prodotta all’interno del pannello fotovoltaico viene poi trasportata attraverso uno speciale cavo solare.

In un impianto fotovoltaico, più pannelli collegati tra loro generano una potenza totale pari alla somma dei pannelli. Ad esempio, immaginiamo di avere 10 pannelli da 300 watt collegati con un unico impianto. L’insieme dei pannelli forma 3000 watt di potenza nominale, ovvero 3 kW (tecnicamente 3 kWp).

Negli impianti domestici e aziendali, la corrente continua prodotta dai pannelli fotovoltaici deve essere convertita in corrente alternata (abbreviazione AC) a 220V o 380V per poter essere utilizzata.

A tal fine si utilizzano appositi inverter fotovoltaici. Si potrebbe pensare che, dato che la tecnologia è la stessa, un pannello fotovoltaico vale l’altro. Molti la pensano così, ma in realtà le prestazioni e la durata possono essere molto diverse a seconda dei produttori e dei modelli.

I diversi tipi di moduli fotovoltaici presenti in commercio

I moduli fotovoltaici hanno fatto molta strada negli ultimi decenni.

Come si può immaginare, gli sviluppi tecnologici hanno generato un’ampia varietà di moduli fotovoltaici. Attualmente, la distinzione principale è tra pannelli con celle di silicio policristallino e monocristallino.

Sebbene il silicio monocristallino sia considerato un materiale meno puro del silicio policristallino, in genere raggiunge rendimenti più elevati. In poche parole, occupano meno spazio a parità di potenza erogata.

Da questa base sono nati ulteriori sviluppi, come:

  • La tecnologia PERC, che consente una migliore efficienza delle celle. Di conseguenza, una maggiore potenza perché facilita l’intrappolamento della luce vicino alla superficie posteriore. La cattura degli elettroni è stata migliorata con questo sistema.
  • Celle half-cut, letteralmente tagliate a metà. Questa variante conferisce diversi vantaggi: maggiore tolleranza all’ombreggiamento, riduzione delle perdite resistive, minore possibilità di microfratture nel corso degli anni.
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